Una buona notizia per tutti coloro i quali abbiano un finanziamento attivo e si trovino adesso in condizioni di criticità legate all’emergenza Covid: è stata prolungata dal 31 dicembre al 31 marzo 2021 la moratoria per rate dei finanziamenti, ovvero la deadline entro la quale si deve presentare la domanda di accesso alla sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti.
Una misura contenuta nel provvedimento “Imprese in Ripresa 2.0” e che andrà ad incidere in modo diretto sull’intero comparto dei finanziamenti. Si parla di prestiti, uno dei settori più importanti per il nostro paese analizzando il quale si può capire come sia la situazione in Italia.
I finanziamenti, termometro dello stato di salute economico
Si utilizza sempre questa immagine: un termometro dello stato di salute economico del paese. Così vengono descritti spesso i finanziamenti. E purtroppo in questo particolare momento storico non si naviga in ottime acque.
A novembre la situazione parlava di una brusca frenata coincisa con l’introduzione delle prime misure restrittive per limitare la diffusione del Covid-19. Una contrazione delle richieste di prestiti da parte di imprese e famiglie soprattutto per quello che riguarda il segmento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi che ha registrato un calo del -22,4%.
Non sono bastate le varie iniziative intraprese a sostegno del credito, mentre invece sembrano essere apprezzate le richieste di credito riconducibili alle piattaforme di e-commerce. Loro hanno registrato un incremento del +19% rispetto alla media delle settimane precedenti del 2019.
Crescono i prestiti online
Si fa riferimento anche a tutti i prestiti personali con erogazione online, quelli che avvengono direttamente su piattaforme multimediali e che si caratterizzano per essere più immediati, con tempistiche più rapide rispetto ai tradizionali finanziamenti.
Tornando al tema del prolungamento della moratoria sulle rate dei finanziamenti da fine 2020 alla primavera 2021, il provvedimento riguarderà i mutui ipotecari residenziali anche relativi ad immobili non adibiti ad abitazione principale (quelli che non hanno diritto di accesso al Fondo di Solidarietà dei mutui per acquisto prima casa) ed i finanziamenti a rimborso rateale a persone fisiche che, al momento della presentazione della richiesta, non risultino avere pendenze o ritardi di pagamento.