(Adnkronos) – Dall'8 dicembre al 1° marzo 2026 il Centro Espositivo Comunale di Cecina (Livorno) ospiterà una mostra di rilevanza internazionale: "Pablo Picasso – I suoi poster", un'esposizione unica nel suo genere che presenta, in prima assoluta per l'Italia, 58 manifesti originali creati dal leggendario artista, provenienti dalla famosa Collezione Röthlisberger, universalmente riconosciuta come una delle due collezioni più complete al mondo. La mostra, curata da Alessandro Schiavetti, direttore del Cec, e realizzata in stretta collaborazione con la Kulturstiftung Basel H.Geiger (KBH.G), è il coronamento di un desiderio espresso dalla fondatrice della KBH.G, Sibylle Piermattei-Geiger, che rimase affascinata dalla collezione dopo averla vista a Basilea. L'esposizione è un'opportunità irripetibile per ammirare e conoscere un aspetto fondamentale, eppure meno famoso, della produzione dell'artista: la sua potente opera grafica destinata alla cartellonistica. Mentre in tutto il mondo Picasso è conosciuto per essere il fondatore del Cubismo, per le sue opere surrealiste, per il "Periodo Blu" e soprattutto per essere l'autore del capolavoro Guernica, questa mostra svela il Picasso "comunicatore". Negli anni '50 e '60, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'artista scelse infatti il manifesto come strumento per rendere la sua arte fruibile al maggior numero possibile di persone, portandola fuori dai musei e nelle strade. Frutto di oltre trent'anni di ricerca appassionata del collezionista svizzero Werner Röthlisberger, la raccolta in mostra a Cecina è un tesoro che evidenzia la potenza creativa di Picasso nel trasmettere messaggi visivi diretti e incisivi. Con circa 150 manifesti originali a suo nome, Picasso ha creato uno dei portfoli di manifesti più completi della storia dell'arte, oltre cinquanta dei quali sono opere grafiche originali. L'esposizione, che ha già affascinato il pubblico di rinomate istituzioni culturali europee, in Svizzera, Francia, Grecia e Germania, racconta l'universo grafico di Picasso in quattro sezioni tematiche. La prima, Ceramic posters, è un omaggio alla città di Vallauris, dove Picasso visse e lavorò per dieci anni, e ai suoi ceramisti. Peace posters, la seconda sezione, racconta il suo potente impegno civile nella realizzazione dei manifesti dedicati alla pace tra cui l'iconica colomba per il Congresso Mondiale di Pace di Parigi del 1949. La terza parte, Bullfighting, è dedicata a una delle più grandi passioni di Picasso: la corrida. Infine, Posters for various exhibitions, l'ultima sezione, che dimostra l’impegno per la cultura, promuovendo le sue mostre o quelle di artisti a lui vicini. I manifesti di Picasso, con i loro colori vivaci, le linee decise e una notevole semplificazione di tratti e motivi, esprimono l'audace creatività dell'artista ma anche la sua capacità di comunicare visivamente in modo sorprendente e immediato. Traendo ispirazione dalla sua esperienza personale e dagli eventi culturali e politici, Picasso usava i manifesti per entrare in contatto diretto con il pubblico, promuovendo il suo impegno per la pace e la cultura e cercando di provocare una reazione attraverso messaggi semplici e chiari. Questo approccio rappresenta l'essenza stessa del manifesto, che è, per sua natura, la perfetta interazione tra arte, design e artigianato al servizio della massima efficacia comunicativa. Secondo Werner Röthlisberger, collezionista la cui galleria a Spalenberg è specializzata in opere grafiche dal 1992, spesso un'opera grafica richiede più impegno e intenzionalità di molte opere originali. Röthlisberger sostiene che, se un progetto deve essere di qualità sufficiente per essere riprodotto, il motivo e il messaggio devono avere un impatto duraturo sull'osservatore. La mostra, promossa dal Comune di Cecina, è sostenuta e portata in Italia dalla Fondazione Kulturstiftung Basel H.Geiger, fondazione culturale con sede a Basilea diretta dal Dr. Raphael Suter. La sua fondatrice, la filantropa Sybille Piermattei Geiger (1930-2020), amava profondamente Cecina, dove ha vissuto a lungo e dove aveva già creato la Fondazione culturale "Hermann Geiger". Lo scopo della Fondazione, ovvero rendere l’arte accessibile a tutti, si sposa perfettamente con l'intento che animava Picasso stesso nel creare questi manifesti. Per tutta la durata della mostra sono previste al piano superiore del Cec, presso la Sala Consiliare, iniziative e incontri legati al mondo dell’arte e alla figura di Picasso.
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