(Adnkronos) – Una svolta importante per la cura di patologie gravi e difficili da trattare. Aop Health, gruppo internazionale pioniere nelle terapie integrate per le malattie rare e l'area critica, annuncia l'avvio di nuove aree terapeutiche in Italia a partire dal 2026, grazie all'alleanza strategica con Rheacell, realtà biotecnologica tedesca specializzata in terapie cellulari avanzate. L'accordo – informa una nota – ha l'obiettivo di accelerare l'accesso dei pazienti italiani a soluzioni ad alta complessità per malattie ancora prive di alternative efficaci, come l'epidermolisi bollosa (nota anche come 'sindrome dei bambini farfalla') e le ulcere venose croniche 'non-healing'. "La nostra missione è offrire risposte terapeutiche dove oggi esistono bisogni ancora insoddisfatti – dichiara Emanuele Oro, General Manager di Aop Health Italia – La collaborazione con Rheacell rappresenta un passo decisivo verso l'introduzione nel nostro Paese di tecnologie avanzate in grado di incidere concretamente sulla qualità di vita delle persone". Le terapie in fase avanzata di sviluppo si basano sull'utilizzo di cellule capaci di favorire la rigenerazione dei tessuti e ridurre l'infiammazione, con risultati incoraggianti dagli studi clinici in corso. Il 2025 si conferma per Aop Health un anno di evoluzione e di crescita, si legge nella nota. Il gruppo austriaco ha superato i 300 milioni di euro di fatturato globale nel 2024 e registra nel 2025 un incremento pari a circa il 50%, rafforzando nel contempo la capacità di innovazione e l'ampliamento della pipeline internazionale. In questo percorso l'Italia riveste un ruolo centrale, con oltre 40 milioni di euro di fatturato e un team di professionisti in costante crescita. "Di quest'anno – commenta Oro – ciò che ci rende più orgogliosi è che, ad oggi, oltre 122.000 pazienti rari e critici in Italia hanno beneficiato delle nostre terapie integrate, con un miglioramento del benessere e della qualità di vita". Risultati di grande soddisfazione, frutto anche dell'impegno sul fronte della ricerca che in Italia ha portato nuove evidenze cliniche e di real-life sui farmaci di riferimento per la policitemia vera, un raro tumore del sangue, per l'ipertensione arteriosa polmonare, malattia rara dell'area cardio-polmonare, e per la fibrillazione atriale acuta e lo shock settico, nell'ambito della terapia intensiva. Il cuore di questo approccio alla cura – spiega la nota – è la filosofia delle terapie integrate, che mira a prendersi cura del paziente ben oltre le cure mediche, offrendo servizi e soluzioni che le integrano e puntano a migliorare la qualità della vita quotidiana. Uno strumento prezioso recentemente introdotto al servizio dei pazienti con malattie mieloproliferative è, ad esempio, l'App My Mpn Diary che consente di monitorare il proprio stato di salute e facilita la gestione quotidiana della patologia. A supporto dei pazienti che convivono con ipertensione arteriosa polmonare, è stato inoltre avviato un servizio di assistenza telefonica con personale infermieristico 24h, 365 giorni all'anno, a cui si aggiunge la possibilità di visite infermieristiche e consegna a domicilio della terapia, per chi fosse in difficoltà. "Il nostro impegno non si esaurisce con lo sviluppo e l'offerta dei trattamenti – rimarca Oro – ma si estende nella vita quotidiana delle persone attraverso servizi concreti e personalizzati. Nel 2026 punteremo su una maggiore digitalizzazione e sull'ampliamento dei programmi di supporto nelle diverse aree terapeutiche". "Sul fronte internazionale – afferma Nicola Zancan, Vice President Emea di Aop Health – come gruppo abbiamo rafforzato la nostra identità di pionieri nelle terapie integrate, unendo ricerca scientifica, servizi al paziente e investimenti in nuove soluzioni terapeutiche. Il 2025 è stato un anno di forte sviluppo internazionale: dal rafforzamento della proposta in diversi Paesi europei, all'apertura verso i Paesi del Nord Africa e, soprattutto, l'ingresso nel mercato statunitense. L'Italia si conferma un hub strategico che ha potenziale per una grande crescita: qui vediamo una forte cultura scientifica e una grande sensibilità nel connettere ricerca, cura e società, elementi fondamentali per proseguire il nostro percorso di espansione". Ed è proprio in una visione di sviluppo di lungo periodo – conclude la nota – che si inserisce la collaborazione con Rheacell, che ha l'obiettivo di portare in Italia nuove risposte terapeutiche per un numero crescente di pazienti e contribuire alla costruzione di percorsi di cura sempre più personalizzati, sostenibili e centrati sulla persona.
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