(Adnkronos) – Adobe ha deciso di rendere l'utilizzo dei suoi software più immediato, eliminando la necessità di installazione per le operazioni più comuni. Da mercoledì, le applicazioni più note dell'azienda, ovvero Photoshop, Express e Acrobat, possono essere eseguite nativamente e gratuitamente all'interno di ChatGPT. La mossa garantisce ad Adobe un accesso diretto alla vasta base di utenza di OpenAI, che conta circa 800 milioni di utenti settimanali, estendendo la portata dei suoi strumenti e creando un potenziale imbuto per l'acquisizione di nuovi abbonati ai servizi premium. L'integrazione mira a democratizzare strumenti che storicamente richiedevano una certa curva di apprendimento. Pam Clark, vicepresidente per la gestione dei prodotti Photoshop e Lightroom, sottolinea come la connessione tra la potenza dei software Adobe e l'interfaccia discorsiva di ChatGPT renda l'esperienza estremamente intuitiva, avvicinando ai tool professionali un pubblico che forse non li avrebbe mai presi in considerazione. Adobe si unisce così a una lista crescente di servizi di terze parti, come Canva, Spotify e Expedia, che hanno già abbracciato l'ecosistema delle "App in ChatGPT", rafforzando al contempo la propria attrattiva per le aziende che utilizzano la versione Enterprise del chatbot per i flussi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale. Sul piano pratico, l'integrazione di Photoshop permette agli utenti di caricare immagini e richiedere modifiche tramite prompt testuali. È possibile regolare luminosità e contrasto, rimuovere sfondi o applicare effetti creativi senza compromettere la qualità originale. Per garantire un controllo più granulare, l'interfaccia mostra cursori specifici per dosare l'intensità delle modifiche, offrendo un ibrido tra l'automazione dell'IA e la precisione manuale. Sebbene l'accesso sia gratuito e non richieda competenze tecniche elevate, è evidente che Adobe stia offrendo solo una porzione delle funzionalità complete, mantenendo le feature più avanzate come esclusiva delle versioni a pagamento. Parallelamente, l'arrivo di Adobe Express nel chatbot consente la creazione e la personalizzazione di design come volantini e biglietti da visita partendo da semplici richieste testuali, sfruttando la libreria di template professionali dell'azienda. Anche la gestione documentale subisce un'evoluzione simile con Acrobat: gli utenti possono ora caricare, modificare, unire e convertire PDF direttamente nella chat, preservando la formattazione originale. Questa funzionalità elimina la necessità di software desktop per operazioni di routine, permettendo ad esempio di riorganizzare un curriculum o combinare più file in un unico documento attraverso un dialogo naturale con l'IA. Questa operazione segna un cambio di paradigma per Adobe, che sceglie di portare i propri prodotti dove si trova la community, invece di cercare di attirarla forzatamente sulla propria piattaforma. Ely Greenfield, Chief Technology Officer per il business Digital Media, ha ribadito l'importanza di incontrare i clienti nei loro attuali flussi di lavoro, rendendo gli agenti IA il punto di partenza per le attività quotidiane. Le funzionalità sono disponibili dal 10 dicembre su versioni desktop, web e iOS di ChatGPT, con il supporto per Android già attivo per Express e in arrivo per le altre applicazioni.
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