(Adnkronos) – Ruth Bourne, una delle ultime veterane della Seconda guerra mondiale che lavorarono alla decifrazione dei codici segreti tedeschi per conto del Regno Unito, è morta a Londra all'età di 99 anni, come riferisce "The Telegraph". Operatrice addetta al controllo della cosiddetta "Bomba di Turing", il grande calcolatore elettro-meccanico sviluppato dallo scienziato Alan Turing per decrittare i messaggi cifrati dei nazisti, basati sulla macchina Enigma, il contributo di Bourne fu parte fondamentale dell'attività di intelligence di Bletchley Park, ritenuta decisiva per abbreviare il conflitto mondiale di due-quattro anni. Nata a Salford, vicino Manchester, in una famiglia ebraica, Ruth Bourne (all'anagrafe Ruth Henry) si arruolò nel 1939, a soli 18 anni, nel Women's Royal Naval Service. Dopo l'addestramento in Scozia, fu selezionata per un incarico altamente segreto e costretta a firmare l'Official Secrets Act: da quel momento avrebbe lavorato senza possibilità di avanzamento di carriera e senza poter parlare della propria missione per decenni. Fu assegnata agli avamposti di Bletchley Park a Eastcote e Stanmore, nel nord di Londra, dove operava esclusivamente personale femminile. Il suo compito era far funzionare e controllare la "Bomba di Turing", macchina elettromeccanica in grado di individuare in pochi minuti le chiavi giornaliere del sistema di cifratura Enigma usato dalla Germania nazista. Le informazioni decodificate venivano poi inviate agli analisti militari e ai vertici alleati. Bourne non conosceva il contenuto dei messaggi intercettati: "Sapevo solo il mio pezzo di lavoro", ricordò più volte, sottolineando il rigore del segreto imposto. Centinaia di donne come lei lavorarono a turni continui, 24 ore su 24, in un'attività estremamente precisa e stressante. Alla fine della guerra, per ordine di Winston Churchill, molte delle macchine furono smantellate, e Ruth si ritrovò a distruggere gli stessi strumenti che aveva utilizzato per anni. Solo molto tempo dopo il conflitto il ruolo di Bletchley Park e dei suoi operatori divenne di dominio pubblico. Congedata nel 1946, si sposò con Stephen Bentall, ex aviatore della Raaf, e ebbe due figli. Nella vita civile lavorò come insegnante di sostegno e come consulente familiare nella comunità ebraica. Rimase però profondamente legata a Bletchley Park, dove per 24 anni fece la guida volontaria, mostrando ai visitatori una ricostruzione funzionante delle macchine di Turing. Nel 2009 il governo britannico le conferì il distintivo commemorativo "We also served" e nel 2018 ricevette la Legion d'onore, la massima onorificenza militare francese. Nel 2011 incontrò anche la regina Elisabetta II in occasione dell'inaugurazione di un memoriale dedicato ai codebreaker. "Se non fosse stato per Bletchley Park, forse oggi parleremmo tedesco", disse una volta. "Sono orgogliosa di essere stata scelta. È stato un privilegio". Ruth Bourne ha trascorso gli ultimi anni a High Barnet, nel nord di Londra. La nipote Bee Bentall l'ha ricordata come "una donna brillante, intelligente e spiritosa, sempre felice di dedicare il suo tempo a raccontare e insegnare". Con la sua scomparsa se ne va una testimone diretta di una delle pagine più decisive e segrete della storia del Novecento. (di Paolo Martini)
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