(Adnkronos) –
Carlos Alcaraz contro Novak Djokovic. Questa volta non c'entra il campo, ma la causa legale intentata dalla Professional Tennis Players Association, sindacato fondato proprio da Nole, contro ATP, WTA, ITF e ITIA, ovvero le Federazioni che regolano il mondo del tennis. Il documento, composto da 163 pagine e firmato, ovviamente, da Nick Kyrgios, Reilly Opelka, Sorana Cirstea, Vasek Pospisi e altri otto tennisti del circuito, citava anche alcune dichiarazioni del tennista spagnolo. In particolare, al paragrafo 213, insieme alle lamentele di molti tennisti per il fitto calendario del circuito, si legge Alcaraz dire: "Ci uccideranno, in questo modo". Ma essere chiamato in causa non ha fatto piacere al numero tre del mondo, che ha usato parole molto dure contro la FTPA: "Quel comunicato è stato sorprendente per me, perché nessuno me ne aveva parlato", ha detto Carlos in conferenza stampa a Miami. "Ieri ho visto sui social media che hanno inserito nei documenti qualcosa che ho detto in una conferenza stampa e non ne ero al corrente. Onestamente non supporto quella lettera, perché non ne ero al corrente. Ci sono cose su cui sono d'accordo, altresu cui non sono d'accordo. Ad ogni modo, la cosa principale è che non supporto quanto hanno fatto", ha concluso lo spagnolo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)