Il ministero della Giustizia ha presentato una denuncia anche per “tratta di esseri umani”. L’annuncio arriva dopo che nei giorni scorsi sono state pubblicate dalla stampa locale fotografie dell’ex capo di Stato, 60 anni, al fianco di N.M., ora diciannovenne ma ai tempi 14enne
Il ministero della Giustizia ha presentato una denuncia contro “il cittadino Juan Evo Morales Ayma per crimini di stupro e tratta di esseri umani”, ha detto in conferenza stampa. Un annuncio che arriva dopo la pubblicazione nei giorni scorsi sulla stampa locale e sui social di fotografie di Evo Morales al fianco di una giovane donna, N.M., ora diciannovenne.
Melgar ha spiegato che le foto scattate da un telefono cellulare appartenente a uno dei parenti della donna la mostrano mentre è in viaggio con il signor Morales. “La cosa curiosa qui è che all’epoca era minorenne e, come tutti sappiamo, per viaggiare, una minorenne aveva bisogno del permesso dei suoi genitori”, ha detto.
La ragazza aveva 14 anni quando avrebbe iniziato ad accompagnare il presidente in viaggio, riferisce l’agenzia di stampa spagnola Efe. Anche il ruolo della famiglia della giovane donna nel “permettere” a Morales di viaggiare con lei anche se minore è oggetto di indagine, ha detto Melgar aggiungendo che il governo non sa dove sia N.M, ma ha prove che la sua famiglia abbia visitato l’Argentina, dove vive il signor Morales.
In Bolivia, lo stupro è punibile da due a sei anni di carcere e la tratta di esseri umani e il contrabbando da 10 a 15 anni. Il 60enne ex presidente di sinistra (2006-2019) si è dimesso a novembre dopo settimane di proteste e pressioni da parte delle forze armate, a seguito di controverse elezioni presidenziali. Morales si è poi rifugiato in Argentina.
Il governo di transizione boliviano da allora ha continuato a formulare nuove accuse contro di lui, aggiungendo quelle di sedizione e terrorismo a causa delle violenza scoppiate tra ottobre e novembre 2019. A metà agosto, ha anche annunciato di aver presentato una denuncia contro l’ex capo dello Stato per “terrorismo e genocidio”, accusandolo, tra l’altro, di essere responsabile dei blocchi stradali eretti in tutto il Paese. Né Evo Morales né il suo Movimento per il socialismo (Mas) hanno commentato le nuove accuse.