(Adnkronos) – La Bugatti Bolide chiude un percorso iniziato anni fa come sfida tecnica e visione progettuale. L’idea era semplice solo sulla carta: creare un’auto da pista estrema, sviluppata senza compromessi e capace di incarnare il DNA della Casa francese in una forma completamente nuova. Un obiettivo che ha richiesto anni di valutazioni, test, analisi e affinamenti continui, con un approccio quasi artigianale applicato a una vettura da competizione. Dalla fase iniziale di progettazione ai primi collaudi, ogni dettaglio è stato studiato per ottenere una macchina che fosse non soltanto velocissima, ma anche coerente con i valori Bugatti. Il lavoro dei tecnici si è concentrato sulla ricerca della massima precisione: aerodinamica sviluppata al limite, dinamica affinata in pista giorno dopo giorno, qualità costruttiva trattata come se si stesse realizzando un modello da collezione. La Bugatti Bolide è stata provata in condizioni estreme, con sessioni di guida intense e ritmi serrati, sempre con l’obiettivo di ottenere un’auto capace di trasmettere sicurezza e piacere di guida anche oltre i 300 km/h. L’ultimo modello prodotto rappresenta una sintesi perfetta di tutto il lavoro svolto. È stato commissionato da un collezionista molto legato alla storia del marchio, che ha voluto un’interpretazione personale della Bolide ispirata alle grandi Bugatti del passato. Colori personalizzati, finiture dedicate e un abitacolo rivestito in Alcantara rendono questo esemplare un ponte ideale tra la tradizione sportiva e l’ingegneria contemporanea. Ogni dettaglio, dalle cuciture alle grafiche esterne, è stato pensato per esprimere un legame autentico tra proprietario, storia del marchio e questa hypercar da pista. Prodotta in soli quaranta esemplari, la Bolide rimane una delle interpretazioni più pure e radicali della filosofia Bugatti.
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