(Adnkronos) – (di Alessandra Testorio) Cgil e Uil di nuovo in piazza, oggi, per accompagnare lo sciopero generale di 4 ore proclamato nel Lazio ma anche in Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, e Toscana, con cui si chiude una settimana di mobilitazione che ha coinvolto, nei giorni scorsi, tutte le altre regioni d'Italia contro una manovra che su fisco, pensioni, lavoro, scuola e sanità è, per i due sindacati, "sbagliata". Ma è solo un arrivederci: lo dice a chiare lettere dal palco di Roma all'indirizzo del Governo, il leader Cgil Maurizio Landini a chiusura di una manifestazione resa poco agibile dalla pioggia battente della mattinata e lo rilancia da Napoli il leader Uil Pierpaolo Bombardieri. "Non ci fermeremo perché ho visto, nonostante le condizioni meteo, la partecipazione dei lavoratori che dicono proprio questo: andate avanti, ottenete risultati, cambiate la manovra'', scandisce Landini. E a dispetto di chi spererebbe in una 'stanchezza' del sindacato per una lotta che si profila lunga avverte: "Meloni stia tranquilla, noi siamo gente che può durare a lungo, forti delle ragioni e del coraggio di metterci la faccia. Noi non scioperiamo perché il governo è di destra ma perché le cose non funzionano''. Per questo il leader Cgil respinge al mittente le critiche feroci arrivate dal cotè politico alla protesta scelta da CGIL e Uil: "Sciopero politico? E' una bugia, un anno fa eravamo in piazza anche contro la manovra del governo Draghi che dopo i nostri scioperi ha inserito il taglio del cuneo e la tassazione sugli extraprofitti", dice prima di ironizzare sui commenti del vicepremier Matteo Salvini che aveva giudicato gli scioperi "immotivati e ideologici". "Non avendo forse mai lavorato Salvini non ha mai avuto il problema di scioperare", taglia corto ricordando come "le persone ci rimettono il salario e non scendono in piazza per ragioni politiche ma perché vedono che la loro condizione peggiora e il Governo va da un'altra parte”. Critiche e promesse per una mobilitazione lunga in stereo con la piazza di Napoli presieduta dal leader Uil. “Non c è solo lo sciopero di oggi ma c è una mobilitazione che dura da 10 giorni e che andrà’ avanti a partire da gennaio”, annuncia PierPaolo Bombardieri. Ed è un lungo elenco quello che i due segretari generali, sciorinano dai rispettivi palchi ribadendo punto per punto tutte le critiche già formalizzate al Governo durante l'ultimo incontro a palazzo Chigi. Dall'aumento contrattuale dei salari al recupero automatico del fiscal drag; dalla necessità di introdurre un salario minimo e diritti normativi universali all'eliminazione di tutte le forme di lavoro precario. E poi la riforma fiscale che deve rispettare il principio della progressività; una vera tassazione degli extraprofitti con cui generare risorse per un contributo straordinario di solidarietà; la rivalutazione delle pensioni; lo stop alla Legge Fornero e l'introduzione di un'uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della possibilità di uscire con 41 anni di contributi, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e il riconoscimento del lavoro di cura. D'altra parte, sottolinea ancora Landini, con il governo Meloni "c'è stato un peggioramento perché non guarda al mondo del lavoro" rispetto al Governo Draghi. "Altro che continuità", insiste. Il taglio al costo del lavoro resta al 2%, gli extraprofitti sono stati abbassati e sono stati introdotti i voucher e allargata la Flat Tax senza contare che non sta combattendo l'evasione fiscale. Anzi, ironizza ancora, sul taglio del cuneo che resta al 2%, "questo Governo fa come Totò, si è rivenduto la Fontana di Trevi" e ha introdotto "una vera marchetta elettorale: quella sulla Flat Tax". Quanto all'unità sindacale la strada resta in salita. Se è vero che le piattaforme con cui i sindacati si presenteranno al prossimo confronto con il governo, sono unitarie, la distanza tra Cgil-Uil e la Cisl, che non ha aderito alla mobilitazione e che sulla manovra ha un giudizio non del tutto negativo, "articolato" lo definisce Sbarra, è più che profonda. E al "campo largo" invocato ancora ieri da leder di via Po per tragettare il paese fuori dalla crisi,risponde Landini: “'ho letto che anche la Cisl chiede tante modifiche ma allora chiedete a Sbarra perché non gli va bene la manovra ma poi manifestiamo solo noi''. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)