Diventare amministratore di condominio è ancora un sogno di molti. Infatti, benchè serva una naturale inclinazione per svolgere questo lavoro, sono in tanti coloro che vorrebbero intraprendere questa attività nelle grandi città e si chiedono qual è il percorso da intraprendere per affinare competenze e formarsi come professionista. Prima dell’entrata in vigore della riforma del condominio, ossia della legge n. 220/2012 non era previsto alcun requisito per assumere incarichi di amministrazione condominiale se non onorabilità e professionalità come previsto dall’art. 71 – bis delle disposizioni di attuazione del codice civile, comma primo. La situazione è cambiata nel 2013 con il decreto Destinazione Italia (d.l. n.145/2013) quando il legislatore è intervenuto demandando al Ministero della Giustizia la competenza ad emanare un regolamento che si occupasse dell’aspetto della formazione.
I requisiti richiesti oggi
Alla luce della riforma suindicata, per diventare amministratore di condominio è necessario essere nel godimento dei diritti civili; nell’assenza di condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e , nel massimo, a cinque anni; non essere sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione; non essere interdetto o inabilitati; non essere iscritti nel registro dei protesti cambiari.
Per la professionalità è richiesto il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e l’aver frequentato un corso di formazione iniziale della durata di almeno 72 ore.
Per continuare a svolgere tale attività, è necessario seguire corsi di aggiornamento della durata minima di quindici ore. L’esercizio professionale e non occasionale comporta la necessità di attivare la partita IVA nonchè versare i cotributi all’INPS, salvo appartenenza ad un ordine / collegio professionale con proprio istituto previdenziale di riferimento.
Perchè diventare amministratore condominiale?
Come anticipato, quella di cui si parla resta una delle professioni più intraprese dai giovani per la facilità d’accesso. Chi inizia a svolgere questa professione ha bisogno di poche cose: un computer, un buon programma gestionale e una fotocopiatrice. Con un budget di avviamento minimo, il professionista può iniziare a lavorare in modo autonomo e da casa gestendo due o tre condomini. Con la crescita del numero dei condomini da gestire, sarà necessario avvalersi di una struttura più articolata. E’ sufficiente percorrere una qualsiasi strada di Torino o di qualsiasi altra grande città per rendersi conto di quanti condomini vi siano e quanto ampia possa essere la richiesta lavorativa.
Una professione affascinante che permette un buon tenore di vita
E’ necessario sottolineare che sarebbe impossibile amministrare un condominio senza essere costantemente aggiornati sulle novità legislative e nello specifico, su questioni relative alla centrale termica, all’amianto, alla staticità dell’edificio, all’impiantistica in generale e agli obblighi contributivi e fiscali. Tuttavia, lo sforzo necessario per formarsi come professionista in tale ambio è ampiamente ripagato dal tipo di attività che, oltre ad essere affascinante e per niente banale, permentte di godere di un buon tenore di vita e non richiede il possesso di requisiti specifici o particolari qualifiche
A chi è consigliato?
Inutile dire che, diventare amministratore di condominio significa avere doti e attitudini particolari. Occorre saper trattare con il pubblico, padroneggiare la materia condominiale, fiscale contabile e fegislativa ma anche avere spiccata passione per il tipo di lavoro svolto. Il successo non è assicurato perchè, come in quasi tutte le professioni, molto dipende dalle variabili e dalle circostanze. Tuttavia, chi si accinge a formarsi in questo campo deve sapere che il lato umano e la capacità relazionale è il fulcro essenziale del lavoro che si intende svolgere.