(Adnkronos) – Il Teatro La Fenice di Venezia è accessibile a tutti. Già in linea con le disposizioni legislative in materia ed al piano di eliminazione delle barriere architettoniche, adottato dalla Fondazione, con obiettivo principale dell’eliminazione delle barriere architettoniche ancora esistenti all’interno del teatro, sono stati completati i lavori di abbattimento di quelle barriere architettoniche ancora residue. Dopo il restyling che nel 2024 ha riguardato i locali del bookshop, della biglietteria, del bar del foyer completamente rinnovato negli arredi, alfine di renderli accessibili anche alle persone con disabilità motoria utilizzatori di carrozzina, ora sono finalmente giunti a compimento anche gli altri lavori parte integrante del progetto, vale a dire la sostituzione di un ascensore destinato al pubblico, la realizzazione di una rampa per l'accesso dalla porta San Gaetano in prossimità dell'ingresso principale e l'installazione di un pontile galleggiante per agevolare l'accesso dalla porta d'acqua, questo in particolare nonostante vi fosse la possibilità di accedere al teatro anche mediante l'utilizzo di mezzi nautici quali i taxi, non consentiva uno sbarco sicuro, poiché non esisteva un sistema galleggiante che seguisse l’andamento della marea. E' stato ora realizzato, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Venezia e l'Ufficio Mobilità e Trasporti su acqua del Comune di Venezia, un pontile con rampa per consentire lo sbarco, soprattutto disabili, in completa sicurezza Il progetto è stato finanziato dai fondi del Pnrr dell'Unione Europea – Next Generation EU nell’ambito del Piano per l'Eliminazione delle barriere architettoniche; in particolare si tratta della Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 'Patrimonio culturale per la prossima generazione', Investimento 1.2: 'Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura' nei musei e luoghi della cultura pubblici non appartenenti al Ministero della Cultura. (di Paolo Martini)
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