(Adnkronos) – "Prima di produrre strappi, credo sia necessario innanzitutto verificare dal punto di vista programmatico e valoriale tutte le prospettive in campo. Quella del candidato del Pd è doveroso ascoltarla e confrontarsi con lui, per questo noi oggi incontreremo Alessio D'Amato". Amedeo Ciaccheri, presidente dell'ottavo Municipio di Roma ed esponente di Sinistra civica ecologista, commentando la scelta di Sinistra Italiana di non appoggiare la candidatura di D'Amato alla presidenza della Regione Lazio, è convinto che sia "un errore dividersi". "Non è la prima volta che la sinistra commette questo sbaglio – spiega all'Adnkronos -, una coazione a ripetere di cui spesso dobbiamo parlare". Poi, ricordando la positiva esperienza del campo largo dell'era Zingaretti anche insieme a Sinistra Italiana, Ciaccheri evidenzia che "l'intento del nostro movimento Sinistra Civica Ecologista – Alternativa Comune in questi mesi è stato quello di ribadire che per essere alternativi alla destra, per batterla alle prossime elezioni regionali nel Lazio, dobbiamo fare tutti il massimo sforzo per confermare un campo che più è largo, più riesce ad essere competitivo. Tutto ciò, ovviamente, nel rispetto dell'autonomia di tutti gli attori che parteciperanno alla costruzione della coalizione". L'invito è guardare al fronte progressista in Lombardia. Mancano poche ore all'incontro di oggi in via di Portonaccio tra la Sinistra civica ecologista rappresentata da Massimiliano Smeriglio e Amedeo Ciaccheri e l'assessore regionale alla Sanità. "Più che stare dentro un dibattito politicista che ha segnato fino ad oggi la discussione sulle prossime elezioni, noi abbiamo l'ambizione di riportare il dibattito sui temi che interessano i cittadini del Lazio. L'obiettivo è avviare una interlocuzione programmatica con il candidato di centrosinistra su 10 punti che intendiamo rappresentare alle elezioni, dal reddito di cittadinanza a livello regionale alla scuola pubblica e la lotta alle diseguaglianze", afferma Ciaccheri precisando che con D'Amato oggi si parlerà piuttosto di programma. Quanto al termovalorizzatore, pomo della discordia, l'esponente di Sinistra civica ecologista chiarisce: "Quello che pensiamo dell'inceneritore è agli atti, ma le coalizioni si costruiscono tra chi ha punti di vista diversi, fermo restando che non credo sia l'unico tema di interesse per i cittadini laziali. C'è da sottolineare che la destra al governo della Regione Lazio sarà la prima forza fautrice di un piano di dismissione degli investimenti sull'economia circolare – su cui ricordo l'Europa ci chiede un impegno – e che invece di un termovalorizzatore potremmo ritrovarcene molti di più in tutto il Lazio. Non facciamo che il termovalorizzatore sequestri il dibattito sul futuro progressista della Regione".(di Sibilla Bertollini) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)