(Adnkronos) – Durante le vacanze natalizie cambiano le abitudini alimentari: si mangia di più, più lentamente e spesso in modo più ricco. Tutto questo può peggiorare i sintomi del reflusso gastroesofageo, una patologia che colpisce quasi 1 italiano su 10: il 9%, stima Aigo, Associazione italiana gastroenterologi e endoscopisti digestivi. "A tavola, da Natale all'Epifania, l'importante è comportarsi come durante il resto dell'anno, senza eccedere negli stravizi", spiega all'Adnkronos Salute Francesco Bortoluzzi, segretario nazionale dell'Aigo. Un consiglio rivolto in particolare a chi convive con il reflusso gastroesofageo, che può presentarsi in forma occasionale oppure cronica, "con la R maiuscola", come sottolinea lo specialista. Per affrontare le feste senza rinunce e senza disturbi, l'esperto indica alcune semplici regole d'oro: 1) Mangiare un poco di tutto, ma poco alla volta: magiare poco e spesso; 2) Evitare o ridurre i cibi notoriamente sconsigliati a chi soffre di reflusso: menta, cioccolato, brodo di carne, agrumi e pomodori. A Natale ancora di più; 3) Via libera a pesce e verdure, più leggeri e facilmente digeribili; 4) Dolci con moderazione: una fetta al giorno di panettone o pandoro è sufficiente; 5) Sì alla frutta secca (come noci e mandorle), ma senza esagerare; 6) Concessi i brindisi, purché con moderazione; 7) Cotechino o zampone? Una fetta per rispettare la tradizione, ma non di più; 8) In caso di reflusso significativo, può essere utile assumere per qualche giorno una pasticca in più (la terapia è a base di inibitori della pompa protonica); 9) Valutare sempre gli stravizi e le loro conseguenze. Seguendo le indicazioni del gastroenterologo, è possibile godersi le feste natalizie senza rinunciare al piacere della tavola e senza peggiorare i sintomi più tipici del reflusso, ovvero bruciore, acidità, calore e dolore all'altezza dello sterno che si fanno sentire soprattutto dopo i pasti.
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