(Adnkronos) – Una nota indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "per rappresentargli l'importanza dell'udienza che si terrà domani dinanzi al Tar" del Lazio "in merito al nuovo nomenclatore tariffario" del servizio sanitario nazionale, e per esprimere la speranza che "venga presa una decisione a tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito dall'articolo 32 della Costituzione". E' l'appello lanciato da Mariastella Giorlandino, presidente di Uap, l'unione nazionale che raggruppa le maggiori associazioni di categoria degli ambulatori, poliambulatori e dell'ospedalità privata accreditata, rappresentativa di 27mila strutture sanitarie e oltre 350mila dipendenti. "Da oltre due anni – spiega Giorlandino – l'Uap si batte per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, fortemente compromessa dall'entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario, che ha introdotto tagli ai rimborsi del 70% su tariffe ferme da oltre 26 anni, che colpirà gli ospedali pubblici delle regioni del Sud Italia in piano di rientro, che noi italiani saremo chiamati a risanare con un aumento della pressione fiscale, oltre che alla chiusura di tante strutture sanitarie private". "Come si può pretendere di abbattere le liste di attesa in assenza dei fondi necessari?", si chiede la presidente di Uap. "La sanità ha bisogno di accuratezza, giuste diagnosi, professionalità e velocità nei referti e per far ciò occorrono fondi – aggiunge – Per tali ragioni, l'Uap, unitamente a tutte le associazioni di categoria che rappresenta, si augura che all'udienza di domani si decida di adeguare le tariffe, per evitare disastrose perdite nelle casse regionali che impedirebbero una sanità veloce e di qualità per curare i cittadini italiani e per evitare la svendita delle strutture sanitarie italiane" e il rischio di "licenziamento" per i dipendenti di queste strutture private accreditate, "che sinora hanno fornito un ausilio fondamentale alla sanità pubblica, erogando servizi sanitari capillarmente su tutto il territorio nazionale". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)