(Adnkronos) – ''Chi si rifiuta e denuncia non gioca più’’. Questa una delle testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile che hanno condotto le indagini su un allenatore di basket di 55 anni che lavorava in una società sportiva di Roma Nord ed è stato arrestato la notte scorsa con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata su un atleta oggi 17enne. L'uomo era già stato arrestato nel 2015 ed era finito ai domiciliari. Le indagini sarebbero partite nel 2020 in seguito alle segnalazioni e a una prima denuncia di alcuni collaboratori della società sportiva, insospettiti per gli atteggiamenti ambigui e inopportuni dell’uomo nei confronti di alcuni giovani atleti, anche minori di 14 anni. Le indagini hanno consentito di riscontrare che, in orari serali, negli ultimi anni, alcuni minori venivano invitati dall’allenatore nei locali della foresteria ove lui alloggiava, con la scusa di effettuare massaggi terapeutici, pur non essendo un fisioterapista, o di confrontarsi sugli schemi di gioco. L’uomo, al rientro da un viaggio all’estero, è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile che lo hanno condotto presso la casa Circondariale di Regina Coeli. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)