sabato, Dicembre 6, 2025
Inviaci la tua notizia
No Result
View All Result
Ultimenews24.it
Advertisement
  • Home
  • Attualità
  • Economia e Finanza
  • Cultura e Società
  • Salute e Benessere
  • Sport
  • Scienza e Innovazione
  • Curiosità
  • Home
  • Attualità
  • Economia e Finanza
  • Cultura e Società
  • Salute e Benessere
  • Sport
  • Scienza e Innovazione
  • Curiosità
No Result
View All Result
Ultimenews24.it
No Result
View All Result
Home Curiosità

Solitudine condivisa: il multiplayer asincrono di Death Stranding 2 a distanza di mesi

Da Redazione Ultimenews24.it
27 Ottobre 2025
In Curiosità
0
Solitudine condivisa: il multiplayer asincrono di Death Stranding 2 a distanza di mesi
0
Condivisioni
4
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(Adnkronos) – C’è qualcosa di affascinante e inquietante nel modo in cui Death Stranding 2: On the Beach continua a esistere, mesi dopo il suo lancio. Non è solo un videogioco, ma una rete di gesti, scelte e connessioni invisibili che ancora oggi modellano un mondo comune. Hideo Kojima aveva già intuito con il primo Death Stranding che il futuro del multiplayer non sarebbe stato fatto di lobby, matchmaking o punteggi, ma di segni lasciati da altri, di presenze che non si vedono ma che si sentono. E in questo sequel, quell’idea si è trasformata in qualcosa di ancora più complesso, e più attuale di quanto sembri. Oggi, a distanza di mesi dall’uscita, il cosiddetto Social Strand System non è più una curiosità concettuale, ma una forma di vita persistente. Entrare nel mondo di Death Stranding 2 significa muoversi in un ecosistema che si costruisce e si consuma da solo: ponti, zip-line, rifugi e generatori disseminati ovunque, oggetti persi e ritrovati, tracce di viaggi compiuti da sconosciuti che attraversano il tuo stesso cammino. Il gioco non ti obbliga a condividere, ma ti tenta costantemente a farlo, con la stessa ambiguità con cui i social network ci spingono a esporci “per il bene comune”. Il principio resta quello del primo capitolo: non incontri mai direttamente altri giocatori, ma le loro azioni permeano l'esperienza. Tuttavia, in On the Beach la portata di questa connessione è più vasta e pervasiva. Ogni regione collegata alla rete chirale diventa un crocevia di infrastrutture collettive, di strade aperte e percorsi plasmati dall’uso comune. Più un tragitto viene battuto, più la terra si spiana, quasi fosse un organismo che reagisce alla memoria dei suoi abitanti. È un’idea straordinaria, che rende tangibile il concetto di “mondo condiviso” senza mai trasformarlo in cooperazione diretta. Ma la vera novità non è solo tecnica: è sociale. Dopo l’entusiasmo dei primi mesi, quando ogni giocatore costruiva e lasciava messaggi ovunque, la rete del gioco ha iniziato a stabilizzarsi, a sedimentare. Oggi chi entra in Death Stranding 2 trova un mondo già pieno, in parte costruito, in parte deteriorato, dove la solitudine non è più assoluta, ma nemmeno il conforto degli altri lo è davvero. C’è chi parla di “inquinamento visivo”, con troppe strutture che spezzano l’atmosfera malinconica del gioco; altri, invece, vedono in questa invasione collettiva la prova più coerente della visione di Kojima: il caos della connessione, la perdita di controllo sulla comunità che hai contribuito a creare. Negli ultimi mesi, la discussione tra i giocatori si è accesa: alcuni chiedono la possibilità di filtrare le strutture altrui, altri difendono la libertà totale di lasciare segni ovunque. E mentre il dibattito prosegue, Kojima stesso ha dichiarato di “analizzare i dati” sui percorsi e sulle abitudini dei portatori, quasi a suggerire che anche lui, come un osservatore silenzioso, stia tracciando le nostre traiettorie. È un gioco che osserva chi gioca, un sistema che riflette la nostra idea di connessione e di isolamento. Il multiplayer asincrono di Death Stranding 2 funziona come una lente sulla società: non ci unisce per combattere, ma per ricordarci che la nostra presenza online – come nella vita – lascia tracce anche quando non vogliamo. E se nel primo capitolo la solitudine era un deserto da attraversare, qui diventa una condizione collettiva, abitata da fantasmi che non vedremo mai ma che, paradossalmente, ci aiutano a sopravvivere. C’è poi una dimensione filosofica che rende l’esperienza ancora più attuale. In un’epoca in cui siamo costantemente connessi, Death Stranding 2 ci costringe a chiederci se quella connessione sia davvero un bene. “Should we have connected?”, si legge su uno dei cartelli lasciati dai giocatori, riprendendo ironicamente il motto del gioco. È una domanda che oggi pesa più che mai: in un mondo digitale dove l’interconnessione è un dogma, Kojima ci invita a sperimentare la connessione come scelta, non come obbligo. Giocare oggi a Death Stranding 2 significa quindi confrontarsi con un ecosistema che non appartiene più solo al creatore, ma alla comunità che lo abita. Il mondo è cambiato: le strade sono già costruite, i rifugi già piazzati, i ponti già attraversati da migliaia di sconosciuti. Eppure, anche in questo paesaggio saturo, resta spazio per un gesto autentico, per un segno nuovo. Un cartello lasciato nel punto giusto, una scala piazzata al momento esatto, un piccolo atto di generosità che un altro giocatore, da qualche parte, ringrazierà senza mai sapere chi sei. Forse è proprio questa la magia del sistema asincrono di Death Stranding 2: non tanto connetterci, quanto ricordarci che possiamo ancora scegliere come farlo. Nel silenzio di un paesaggio devastato, sapere che qualcuno, prima di te, ha trovato un modo per attraversarlo rende tutto più umano. E in fondo, in un mondo dove la connessione è data per scontata, forse il vero gesto rivoluzionario è ancora quello di scegliere di connettersi — o di restare soli. 
—tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronostecnologia
Post Precedente

Lituania ha chiuso la frontiera con la Bielorussia

Post Successivo

Morto Bjorn Andresen, ‘il ragazzo più bello del mondo’ di Visconti

Redazione Ultimenews24.it

Redazione Ultimenews24.it

Ultimenews24.it è un quotidiano online dove ti tiene informato sulle ultime notizie su attualità, economia, salute, sport e alto ancora.

Ti potrebbero interessare i seguenti Articoli

IA e rete professionale: le nuove leve strategiche per la competitività delle PMI italiane
Curiosità

IA e rete professionale: le nuove leve strategiche per la competitività delle PMI italiane

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
Spotify Wrapped Park a Milano: la musica del 2025 diventa esperienza immersiva
Curiosità

Spotify Wrapped Park a Milano: la musica del 2025 diventa esperienza immersiva

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
Profili rubati su Facebook e Instagram, Meta migliora l’assistenza
Curiosità

Profili rubati su Facebook e Instagram, Meta migliora l’assistenza

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
L’Europa multa Elon Musk per la spunta blu ingannevole di X
Curiosità

L’Europa multa Elon Musk per la spunta blu ingannevole di X

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
ai.esra rafforza la leadership per l’espansione in EMEA e la cyber resilience europea
Curiosità

ai.esra rafforza la leadership per l’espansione in EMEA e la cyber resilience europea

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
E’ il Cloud Dancer il colore del 2026, per l’edge 70 edizione speciale con Swarovski
Curiosità

E’ il Cloud Dancer il colore del 2026, per l’edge 70 edizione speciale con Swarovski

Da Redazione Ultimenews24.it
5 Dicembre 2025
Post Successivo
Morto Bjorn Andresen, ‘il ragazzo più bello del mondo’ di Visconti

Morto Bjorn Andresen, 'il ragazzo più bello del mondo' di Visconti

Cerca Nel Sito

No Result
View All Result

Pubblicità

Ultimi Articoli

Ballando, Marcella Bella e la dedica al fratello Gianni: “Mi manca sentire la sua voce”

Fiorentina, minacce social a mogli giocatori: “Spero che i vostri figli muoiano di cancro”

Ballando, gaffe Mariotto: “Brava Ferilli”. Ma è Nancy Brilli

Migranti, naufragio al largo di Creta: 17 morti

Superenalotto, numeri e combinazione vincente di oggi 6 dicembre 2025

Vicenza, morta Diana Canevarolo: era stata trovata in una pozza di sangue dal marito

Pubblicità

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Gestione dei Cookie

Aggiorna le preferenze sui cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Economia e Finanza
  • Cultura e Società
  • Salute e Benessere
  • Sport
  • Scienza e Innovazione
  • Curiosità

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino