Il 2020 verrà ricordato come l’annus horribilis a causa dell’epidemia da Covid-19 che ha messo in pausa la vita di tutti noi. Anche i primi mesi del 2021 sono stati particolarmente difficili da affrontare ma, con il decollo della campagna vaccinale, la soluzione al problema pandemico sembra meno lontana. La pandemia mondiale che ha messo in ginocchio il mondo ha portato con se dramma e desolazione ma ha permesso anche di rivalutare ed apprezzare l’ambiente familiare, l’importanza di una casa, degli spazi esterni, delle pertinenze e delle comodità. Lo rivelano i dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti al terzo trimestre del 2020. Dopo il blocco fisiologico del primo lookdown, il mercato immobiliare ha dato segnali positivi con una riduzione del tempo di vendita degli immobili. Il trend è proseguito in questo modo fino a settembre 2020 per poi frenarsi nuovamente durante la seconda ondata.
Il crollo dei prezzi: immobili svenduti
Chi aveva immobili in vendita durante la prima ondata epidemica, ha reagito congelando il prezzo in attesa che la situazione di stabilizzasse. Con l’arrivo della nuova emergenza sanitaria e le restrizioni che ne sono conseguite, i venditori hanno iniziato a rivedere i valori in ribasso. Nel corso del 2021, secondo gli analisti, l’andamento del mercato immobiliare nel nostro Paese vedrà una crescita delle compravendite (compresa tra il 2 e il 5% annuo) e, contestualmente, una diminuzione dei prezzi degli immobili (tra lo 0 e il -2% con punte fino a – 3% nelle grandi città).
La riscoperta dell’importanza del “mattone”
Aver un tetto sulla testa è importante, ce l’ha insegnato il Covid – 19 e la situazione di emergenza sanitaria, sociale e umana che ha scatenato. Durante i mesi difficili di confinamento, in molti hanno apprezzato la propria casa, molti altri hanno pensato di cambiarla, altri ancora hanno sentito in desiderio di acquistarne una. Le statistiche rivelano che molti italiani si sono rivolti ad un’agenzia immobiliare per ricercare nuove soluzioni abitative “approfittando” del ribasso dei prezzi causato dalle ondate emergenziali e questo nonostante una precarietà economica e lavorativa in pericolosa crescita.
La casa come rifugio
E’ sbagliato pensare ad una casa come ad una struttura che ospita l’inquilino proteggendolo dalle intemperie. Essa è anche e soprattutto un rifugio, un punto di riferimento, un luogo di incontro privilegiato. Scegliere una casa e acquistarla significa edificare un progetto di vita e per farlo è sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore che sappia assistere il cliente durante ogni fase della compravendita.
Investire per crescere
Il mercato immobiliare è, per gli investitori, il “luogo” ideale per incrementare i propri affari! In molti pensano che investire in immobili non convenga più per via della pandemia. E’ veramente cosi?
Innanzitutto è bene premettere che presto o tardi la Pandemia finirà e tutto tornerà alla normalità, seppur con le dovute e necessarie cautele. Comprare casa significa sottoscrivere un mutuo e affrontare spese esose per venti, trenta o quarant’anni! In teoria si può investire in immobili anche se non si hanno soldi o comunque se si ha a disposizione un capitale ridotto. Il metodo utilizzato è quello di accedere ad un mutuo per la prima casa per poi affittarne una parte o alcune stanze. In alternativa, può essere conveniente comprare un vecchio rudere da ristrutturare, una casa all’asta o un appartamento in costruzione!
Chi compra una casa con l’intenzione di rivenderla per guadagnarci deve avere avere i capitali per fare questo tipo di investimento. Ristrutturare una casa può costare dai 500 ai 1000 euro al metro quadro e a questo va aggiunta il costo dell’abitazione e del disbrigo delle pratiche. Quindi anche per questo tipo di operazioni è sempre consigliato fare bene i conti prima di procedere alla compravendita e farsi affiancare da un buon agente immobiliare che sappia consigliare il futuro imprenditore – acquirente.