Per i piccoli risparmiatori è sempre complesso capire il modo più proficuo per investire i propri risparmi: a differenza degli investitori istituzionali, che possono affidare le loro risorse a team di esperti, i piccoli risparmiatori non dispongono di notizie riservate utili ad orientarli al meglio né di staff specializzati cui demandare le operazioni.
Questo è il motivo per il quale, spesso, vanno ad infoltire il cosiddetto “Parco buoi”, ovvero il folto plotone destinato a perdere i soldi quando arriva una improvvisa crisi di mercato. In questo momento storico le complessità sono poi amplificate dall’incertezza che è dilagata sui mercati per tante ragioni, Covid su tutti ma anche instabilità politica con riferimento all’Italia. Quali sono alcuni asset sui quali puntare in questa particolare fase?
I conti deposito
Come si sa, nel corso degli ultimi anni i tassi di interesse sono andati decrescendo in continuazione, sotto la spinta del Quantitative Easing della BCE. Il che ha reso quasi deleterio tenere fermi i soldi su un conto corrente bancario. Per chi non vuole comunque rischiare nulla, è possibile ripiegare sui conti deposito, ovvero quelli che gli istituti bancari mettono a disposizione dei clienti per tenere “congelati” i propri soldi per un determinato arco temporale. I rendimenti rispetto ad un decennio fa sono crollati, ma possono comunque rivelarsi discretamente interessanti (e quantomeno con il segno +, cosa che per i conti corrente non sempre succede), soprattutto in un momento in cui l’inflazione è ai minimi storici.
Le criptovalute
Per gli amanti del rischio il momento è proficuo dato che, come noto, quando i mercati sono in tempesta se si ha il giusto fiuto si possono anche portare a casa buoni affari. Da questo punto di vista, uno strumento finanziario da guardare con interesse è rappresentato dalla criptovalute.
Un mondo che nel corso degli ultimi mesi ha letteralmente spiccato il volo, sotto la spinta del Bitcoin. Prima di investire in criptovalute occorre conoscere bene i vari asset (di monete virtuali ce ne sono diverse) e capire quando è il caso di acquistare e quando, invece, è il momento di passare all’incasso.
Il trading online
Anche il trading online, ovvero l’investimento portato avanti sfruttando le piattaforme che offrono servizi finanziari sul web, può essere una strada praticabile. Si può iniziare con cifre minime e fare leva sul cosiddetto copy trading, ovvero la particolare modalità proposta da eToro grazie alla quale i trader inesperti possono copiare le operazioni approntate da quelli di lungo corso attenuando in tal modo il livello di rischio e assicurandosi notevoli probabilità di successo. Per chi avesse la curiosità di scoprire questo mondo è possibile reperire informazioni sul sito https://www.mercati24.com/.
L’investimento azionario
Infine l’investimento azionario, che anche in tempi di Covid ha riservato qualche soddisfazione. In questo caso occorre individuare le azioni difensive, quelle in grado di crescere anche in momenti complicati. Un esempio tipico di esse è rappresentato da Enel, il gruppo energetico tricolore che nel corso dell’ultimo anno è andato costantemente in salita, sovraperformando gli indici di borsa. Oppure su titoli che presumibilmente approfitteranno della situazione innescata dal Covid per crescere ancora. Come è il caso di Amazon, destinato secondo gli analisti ad approfittare delle chiusure di un gran numero di attività commerciali tradizionali e dello spostamento degli acquisti sul web. O come Shopify, che propone siti di commercio elettronico chiavi in mano.