Situata sulla costa ionica della penisola salentina, Porto Cesareo è considerata una delle spiagge più ambite dai salentini e soprattutto da una moltitudine di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Dista circa 26 chilometri da Lecce, capoluogo provinciale, facilmente raggiungibile anche con i mezzi di trasporto pubblici, offre una meravigliosa spiaggia, ma in questo comune è situata anche un’area marina protetta per la tutela della biodiversità e una riserva naturale.
Porto Cesareo o Caraibi?
Il dilemma di turisti e vacanzieri che ogni anno sfogliano cataloghi e consultano siti on-line alla mera ricerca della pace, chissà dove, forse su un’isola in mezzo all’oceano, per poter trascorrere le vacanze su spiagge bianche e mari cristallini. Ebbene sì, non c’è poi così bisogno di andare tanto lontano, il tesoro è dietro l’angolo. A Porto Cesareo ci si può stendere sulla sabbia chiara e soffice e bagnarsi in un mare turchese con fondali bassi, dove per un momento sembrerà di immergersi nel Mar dei Caraibi.
Quale spiaggia scegliere?
Tra le varie spiagge che questo litorale può offrire, indubbiamente la più suggestiva ha il nome di Dune. Vere e proprie dune di sabbia, alte e difficilmente percorribili, che fanno da cornice a quel mare cristallino. I fondali trasparenti si estendono fino ad incontrare Torre Lapillo e Punta Prosciutto che con le sue acque limpide e basse segna il confine di Porto Cesareo con la provincia di Taranto. Le acque di Porto Cesareo accolgono varie piccole isole in cui si può facilmente approdare anche nuotando.
Per gli amanti della storia e dell’arte.
Questo magnifico borgo non è solo mare e sabbia, ma ha tanta storia da raccontare. Sin dai tempi dei romani questa città era un porto in cui avveniva il commercio di prodotti agricoli locali. Prima dell’arrivo dei romani, Porto Cesareo era chiamata Portus Susinae, si narra infatti che gli abitanti albanesi di Saseno fondarono questa perla del Salento. Durante l’impero romano viene chiamato Porto Casareo, dove Cesareo deriva dal latino Cesaria, ovvero di Cesare. Vari sono i periodi bui che ha attraversato, ma è diventata nel tempo sempre più artistica e locus amoenus di chi, immerso nel mare e nella natura, vuole ritrovare se stesso. Gli amanti dell’arte, passeggiando nell’entroterra, potranno ammirare le varie torri che costeggiano questo litorale, come Torre Cesarea, Torre Lapillo, Torre Chianca, risalenti al XVI secolo, vere e proprie fortezze costruite per prevenire gli attacchi di Turchi, Saraceni e pirati che si mettevano in viaggio per approdare in questo porto commercialmente fiorente. L’essenza di Porto Cesareo è racchiusa nello stemma araldico della città: una sirena su uno sfondo azzurro. Ella ha la carnagione chiara e impugna, una a sinistra e l’altra a destra, due code d’argento. Ha sul capo una corona marchionale d’argento. Lo sfondo dello stemma azzurro come il mare, la sirena figlia e simbolo del mare nella mitologia greca, ma anche colei che salvò marinai e pirati dalle sciagure delle acque. La sua pelle è chiara, come chiara è la sabbia di questo porto. Ella impugna due code, divenendo Dea madre protettrice del creato, simbolo di fertilità e prosperità delle terre e dei mari che questo porto offre. La corona marchionale simboleggia il titolo di barone e marchese, titoli nobiliari messi in vendita dallo Stato spagnolo, acquistati poi da vari proprietari terrieri e ricchi borghesi del tempo, dunque questa piccola perla del Salento ebbe il suo barone o marchese.
Da non perdere a Porto Cesareo è sicuramente il tramonto. Si può ammirare il sole infuocato scendere e scomparire nel mare, con tutta la sua gamma di colori caldi, dall’arancio al rosso fuoco. Tutto questo immortalato in questo angolo di paradiso, un paesaggio che solo il Mar Ionio può regalare.