Nel 2020 stiamo ancora districandoci tra una legge e l’altra sulla coltivazione della canapa, quale tipo, thc…….
In realtà l’ Italia è da sempre stata una grandissima produttrice mondiale di canapa; fino al 1920 la prima in assoluto per poi passare seconda solo alla Russia.
La canapa forniva, ad una Nazione totalmente autonoma come l’ Italia, fibre tessili per l’ abbigliamento, per le vele e le corde delle imbarcazioni, olio combustibile per le lampade, materiale edile e altri prodotti utili in vari ambiti sociali.
Negli anni, causa le guerre mondiali che hanno distrutto svariati campi, causa l’ avvento della industrializzazione che ha portato ad un cambiamento delle abitudini lavorative e di vita degli italiani, sono andati sempre più diradando i campi di questa coltivazione e non solo.
Ad oggi la coltivazione della canapa in Italia si può definire alquanto scarsa, analizziamone i motivi.
1. Sempre meno persone si dedicano alla terra e a lavori così impegnativi.
2. A livello industriale ed edile si sono sviluppate in maniera sostanziosa nuovi materiali più economici e di più facile utilizzo anche se purtroppo non sempre innocui per la salute dell’ uomo o così efficaci come si vuole far credere.
3. Per quanto riguarda la canapa ad uso farmaceutico, le lobby del settore, hanno esteso i loro tentacoli ovunque per limitare l’ uso, la produzione e il consumo low cost di una materia prima così semplice quanto interessante dal punto di vista scientifico.
4. C’è un grosso buco legislativo in Italia per cui i pochi che si vogliono addentrare in questo settore si trovano a dover districarsi in un intreccio burocratico e legale nel quale non è ammesso il minimo errore.
5. Al momento, non è presente nel nostro territorio nazionale, una filiera reale e completa che possa prelevare dai produttori la canapa che sia di tipo farmaceutico o industriale.
Tuttavia numerose associazioni stanno cercando di prendere in mano la situazione e guidare i più volenterosi a creare campi di canapa senza incorrere in errore e cercando di ricreare quella filiera storica che ci ha resi padroni del mercato per tanti secoli.
La canapa industriale o edile che la vogliate chiamare presenta numerose applicazioni: intanto a livello di coltivazione è utilissima per depurare i terreni inquinati e carichi di metalli pesanti. E’ capace infatti di metabolizzare tali sostanze ed eliminarle totalmente in due soli raccolti, grazie anche alle sue profonde radici.
Si sta diffondendo molto nel mondo della bioedilizia per il suo potere di isolante termico e di umidità; ci sono aziende che stanno testando le fibre della canapa industriale nei cappotti per l’ isolamento termico di intere palazzine.
Consistente è il ruolo della canapa nella costituzione di fibre naturali nel mondo tessile non inteso solo come vestiario ma come componenti di barche, cordame vario, materiali fono assorbenti.
A quanto pare questo è ancora un settore in via di miglioramento e sviluppo con tanti sbocchi ancora e capace di creare reddito e sbocchi lavorativi.
Passiamo ora al settore farmaceutico invece dove la canapa riscontra maggiori successi per le sue proprietà curative e nutrizionali.
Ricca di acidi grassi essenziai, come Omega-3 e Omega-6, la canapa è una fonte preziosa anche di vitamine, come la E e la A, e le vitamine del gruppo B (B1 e B2).
Contiene anche una buona dose di antiossidanti naturali, che sono in grado di prevenire allergie e infiammazioni. Non bisogna poi dimenticare il suo elevato valore proteico (più del 20%), cosa che la renderebbe preziosa come fonte di sostentamento. Inoltre risulta da ultime ricerche, avere elevate proprietà antidolorifiche e contro i sintomi di alcune patologie croniche come il Parkinson.
Proprio da questo aspetto nascono le più dure diatribe perchè tutti i tipi di canapa in realtà hanno questi effetti curativi per l’ organismo umano ma si sta lottando per non far diffondere coltivazioni di specie di canapa che abbiano THC sopra un certo valore limite perchè avrebbero effetto stupefacente sull’organismo umano.
Non vi fate spaventare da questo intrigo normativo e di informazioni; basta fare riferimento ad una delle associazioni del settore e farsi guidare in tutto seguendo normative e regolamenti vari.
Può essere davvero uno sguardo verso il futuro.