Un termine che è da secoli sinonimo di eccellenza, di un qualcosa di unico dal punto di vista estetico che si basa su una progettazione approfondita con forme ampiamente riconoscibili. Se il giardino all’inglese è caratterizzato da uno stile naturale e libero, i giardini all’italiana sono uno standard in materia di schemi rigidi, come se fosse un elemento architettonico.
Proprio per questa loro caratteristica i giardini all’italiana sono detti anche giardini formali, uno standard che affonda le sue radici nel tardo Rinascimento e che sono l’evoluzione del giardino medievale, quando gli spazi esterni erano stati pensato esclusivamente per il loro aspetto concreto, quindi per essere coltivati.
A partire dal Rinascimento, epoca nella quale c’è una ricerca della bellezza di origini classiche, i giardini iniziano ad essere visti anche come un luogo di bellezza, di svago, di piacere anche per gli occhi andando a recuperare dalla tradizione Romana con ordine e simmetria a dettare le regole.
L’Italia ha oggi tanti luoghi che sono fedeli testimonianza di quel periodo e di quel concetto di giardini all’italiana: qualche esempio è dato dai Giardini di Boboli, dai giardini di Villa d’Este a Tivoli, dai giardini della Reggia di Caserta.
Lo stile dei Giardini all’Italiana
Lo stile dei giardini all’italiana è caratterizzato da un’estetica unica e facilmente riconoscibile, contraddistinto da forme geometriche rigorose dove ordine e simmetria diventano elemento ornamentale fondamentale. Andando a combinare in modo sapiente natura ed elementi architettonici, soprattutto di ispirazione Classica, il look del giardino diventa estremamente importante, formale, imponente.
La concezione di giardini all’italiana prevede di incantare il visitatore dal primo approccio, non appena egli si trova davanti lo spazio verde e prima ancora di raggiungere l’edificio. Oltre al verde, a caratterizzare questo genere di giardini sono anche le fontane, numerosissime, laghetti artificiali che diventano veri e propri corsi d’acqua, piscine in pietra con giochi d’acqua anche qui imponenti, statue di ispirazione classica.
Capostipite di questo stile è considerato Niccolò Tribolo, che fu tra gli incaricati di progettare i giardini di Villa Castello, di Villa Corsini e di Boboli: uno dei principali esponenti dello stile geometrico all’Italiana. Un giardino che è caratterizzato da forme geometriche, ordine e simmetria e che è in grado di garantire un’eleganza unica nel suo genere, non a caso diventate, nel tardo Rinascimento, un marchio di fabbrica del nostro paese richiesto da tutte le coorti di Europa.