Per le criptovalute è un momento molto particolare, sotto la spinta di Bitcoin l’intero settore ha iniziato questo nuovo anno 2021 con una crescita notevolissima e, per certi versi, entusiasmante. I picchi raggiunti sono vertiginosi, fattore che ha permesso a molte Altcoin (alternative coin) di apprezzarsi e rendere ancora più solide le basi di una evoluzione che, nel futuro, potrebbe finanche arrivare ad insidiare la supremazia dell’icona crittografica. Vediamo nel dettaglio alcune tendenze riferite alle monete virtuali basandoci sui dati di www.criptovalute24.com.
Cosa farà prossimamente Bitcoin?
Dalla metà di maggio, quando ha avuto luogo l’halving, ovvero il dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners, BTC ha dato vita ad una crescita clamorosa. Attualmente, nonostante il ripiegamento degli ultimi giorni, il suo prezzo si aggira intorno ai 30mila euro. Secondo molti analisti la creazione attribuita a Satoshi Nakamoto è ancora lungi dall’aver toccato il suo apice. Anzi, a loro detta, proprio quanto sta accadendo sul piano economico sta ponendo le basi per un nuovo rally che potrebbe portare Bitcoin a livelli che qualche mese fa apparivano inimmaginabili.
Crescono anche le altre Altcoin
Anche le Altcoin, ovvero i progetti alternativi a BTC, stanno facendo registrare crescite molto sostenute. Basti pensare a Stellar, il token ideato da Jed McCaleb nel 2014, cresciuto nel corso dell’ultimo anno nell’ordine del 400%. O ad alcuni progetti di DeFi, finanza decentralizzata, come Polkadot, che proprio nelle ultime ore ha fatto registrare un clamoroso balzo del 124%, attestandosi al quarto posto della speciale classifica della capitalizzazione di mercato di CoinMarketCap.
Anche il grande rivale di Bitcoin, Ethereum, in queste ore sta scaldando i motori, con una crescita del 31% nel corso degli ultimi sette giorni. Motivata con tutta evidenza dall’attesa sulla fase 2.0 della propria vita nella quale la sua blockchain fungerà da base per molti progetti di finanza decentralizzata, ovvero del settore atteso ad una grande crescita nel corso dei prossimi mesi.
Ripple in controtendenza
C’è un token che si sta muovendo in controtendenza rispetto al trend di mercato. Si tratta di XRP, il quale ha letteralmente franato dopo la decisione della Securities and Exchange Commission (SEC) di intentare una causa a Ripple Labs, scelta motivata dalla vendita non autorizzata di titoli a partire dal 2013.
Una accusa che sembra avere le basi sufficienti per portare ad una condanna dell’azienda californiana tanto da spingere una lunga serie di exchange ad escludere il coin dalle proprie contrattazioni, per non cadere a loro volta sotto la mannaia dell’ente di controllo dei mercati statunitensi.
Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse ha cercato di politicizzare la questione, affermando che l’attacco della SEC sia contro l’intero settore crittografico. Una chiamata alle armi che non ha sortito alcun effetto. Anche perché proprio gran parte dello stesso è da tempo unificato dal fastidio per un progetto ritenuto solo ed esclusivamente di carattere speculativo.